IL GRANDE CAMBIAMENTO
Il cambiamento radicale del modo cui le informazioni ci raggiungono - prima c’era tutta la famiglia davanti alla TV in prima serata oggi c’è una solitudine informativa, con ciascun componente che connesso al proprio dispositivo guarda ciò che interessa - costringe anche la banca a cambiare completamente approccio. La banca è costretta a cambiare approccio nella comunicazione visiva, sempre più strumento di successo, utilizzabile su tutti i canali principali e nelle filiali di nuova concezione.
COINVOLGERE IL CLIENTE
Oggi si deve piuttosto puntare allo storymaking, ovvero al coinvolgimento del cliente che diventa protagonista con le sue necessità e anche con le sue paure e le sue proteste. I video creati con questo metodo, devono avere una forte caratteristica educativa e di servizio, con reali vantaggi anche informativi.
IL NOSTRO APPROCCIO
Il nostro approccio si basa sull’incontro tra la cosiddetta “Consumer Culture Theory” con i core values del cliente. Tutto questo serve a creare una struttura narrativa attraverso toolkit quali l’integrazione con la vita quotidiana e l’empatia con le reali necessità delle persone.
CASE HISTORY/LINKEDIN
La nostra collaborazione con Linked-In Italy è iniziata con una condivisione di vedute tra il nostro Edward Rozzo e Marina Fantini, Responsabile di Comunicazione Italia e Spagna. Il problema era che Linked-In è molto conosciuto all’estero come uno dei pilastri dei Social Media Globale. Invece, Linked-In Italy, nonostante la fama della casa madre, era all’inizio di 2015, ancora poco utilizzato dal potenziale mercato di lavoro italiano. Per superare questo iato, abbiamo proposto una strategia di storytelling che rivelasse l’utilità della piattaforma Linked-In anche in Italia.
Gli aspetti da rendere evidente non si limitavano ai giovani in cerca del primo lavoro, ma ad un vasto pubblico, includendo anche ruoli di alta specializzazione e complessità. È poco noto che più di 80% degli iscritti a Linked-In non stanno attivamente cercando un lavoro ed è proprio questo fattore che rende valida la ricerca Linked-In inquinato il livello di professionalità disponibile è molto alto e qualificato.
Ma per far funzionare una strategia del genere, era fondamentale catturare dei racconti autentici dei protagonisti e non una presentazione auto-referenziale tipica dei testimonial italiane.
Per fare ciò, abbiamo deciso di girare tutte le interviste in studio, dove l’intervistata potesse essere isolato da altri ed entrare in un rapporto più confidenziale con il nostro intervistatore, Edward Rozzo. Utilizzando delle tecniche conversazionale e non ponendo delle domande specifiche, siamo riusciti a registrare delle interviste spontanee e autentiche, cosa non facilmente verificabile a priori.
Infatti, spesso i nostri clienti mettono le mani davanti dicendo che una cosa sono i girati americani dove persino l’Amministratore Delegato di un multinazionale parla davanti alla macchina da presa come se fosse a casa sua, un’altra cosa del tutto è piazzare un’italiano o italiana davanti alla macchina da presa, con le luci e il microfono sospeso sopra la testa, e pretendere delle risposte spontanee e autentiche.
Invece, abbiamo insistito e, come aspettavamo, siamo riusciti a fare delle interviste sorprendenti sia per autenticità sia per l’ampiezza di veduta che il protagonisti hanno espresso, rendendo i video ultra-efficace sui multi-channel di diffusione. Di fatto, in confronto ai video-interviste fatto l’anno precedente da un’altra casa di produzione (che hanno raccolto in 6 mesi circa 250 visualizzazioni) il nostro primo video on-line (RECRUITER) ha preso più di 25.000 visualizzazioni nei primi 7 giorni. Una bella conferma per noi e una bella prova per Liniked-In!
VIDEO/LINKEDIN 1
VIDEO/LINKEDIN 2
