SOMMARIO
Mutui, prestiti, assicurazioni e servizi ad alto valore aggiunto via app. illimity Bank è la nuova banca retail che si gestisce esclusivamente online e via app. Ecco quali sono le sue ambizioni. E cosa possiamo aspettarci per il prossimo futuro
La banca del futuro secondo illimity
Un conto, una carta, un nuovissimo servizio in abbonamento per accedere a una piattaforma di prenotazione online di visite mediche a condizioni agevolate. E ancora, prestiti personali, un conto di deposito, un servizio di gestione delle spese via app e un sistema di aggregazione dei conti di diversi istituti.
“La nostra non è una banca online. E nemmeno un istituto di credito tradizionale”. Carlo Panella, Head of Direct Banking and Chief Digital Operations Officer della nuovissima illimity Bank non ha dubbi: “siamo entrambe le cose contemporaneamente”. Come? E perché si è sviluppata l’idea di creare una nuova banca proprio oggi, mentre infuria la concorrenza con le nuove società non bancarie che sta minando i rapporti di forza sul mercato? Ecco i retroscena che hanno portato alla nascita di Illimity Bank. Le prospettive di sviluppo future. E le anticipazioni (esclusive) sui nuovi prodotti e servizi per la clientela privata che verranno lanciati a breve.
OF: Perché creare una banca online oggi?
Panella: Noi la chiamiamo la banca diretta. In questo momento è sviluppata per i privati, mentre per le aziende è attualmente solo un canale.
OF: Ma di cosa si tratta? È una banca online a tutti gli effetti o è più simile alle nuove challenger banks, ad esempio Revolut, che sono fintech che forniscono anche servizi bancari di base?
Panella: A dire la verità, non siamo nessuna delle due cose. Siamo la somma delle due cose. In questo momento sul mercato ci sono due tipologie di player. Il primo è quello delle banche tradizionali, con un ottimo canale digital, e delle banche completamente online che però ormai hanno un’accezione più tradizionale e sono di fatto consolidate a loro volta.
OF: E poi?
Panella: E, poi ci sono le challenger banks, che sono tipicamente monoliner e di fatto hanno “affettato” il mercato in modo verticale. C’è chi offre solo conti di pagamento, chi è specializzato sui cambi, chi ha una carta conto che è talmente completa da sembrare un conto corrente. Però spesso queste challenger banks, che non necessariamente sono banche, alcune sono fintech e altre istituti di pagamento, non entrano nel merito della specializzazione. Noi invece lo facciamo.
OF: In che modo offrite specializzazione?
Panella: Le faccio un esempio: i conti delle challenger banks magari non permettono di pagare le tasse e gli F24. Noi sì. Sono questi piccoli servizi che fanno la differenza. Perché sono di fatto quelli che servono per essere scelti come banca principale dal cliente. Per questo, puntiamo a essere una banca completa, in grado di coprire i bisogni dei clienti a 360 gradi, ma caratterizzata da processi tecnologici nuovi, che sono molto più simili a quelli proposti dalle challenger banks.
OF: La vostra offerta bancaria però attualmente è molto semplice…
Panella: È vero, da un lato abbiamo i depositi. Dall’altro gestiamo le carte e poi offriamo servizi evoluti. E andiamo a coprire con prodotti semplici e tecnologici la totalità dei bisogni.
OF: Il prodotto di punta per ora sembra essere il conto di deposito. Che è un po' quello che hanno fatto le banche online quando sono uscite, come ING, CheBanca!...
Panella: È un modo per iniziare a farci conoscere. Il tasso di interesse iniziale era al 3,25% (per 60 mesi) e ora è al 2%. Diciamo che era un elemento di comunicazione e serviva per attirare l’attenzione. Per questo abbiamo unito il deposito alla campagna pubblicitaria.
OF: Ma non avete i mutui…
Panella: Per ora. A breve lanceremo le assicurazioni, i prestiti li abbiamo appena annunciati e il prossimo anno arriveranno infine i mutui. Ma non abbiamo intenzione di fare tutto in casa. Noi non crediamo che tutti debbano essere bravi in tutto. Dunque, continueremo a fare ciò che ci caratterizza, cioè i pagamenti e i depositi. Il resto, invece, lo prenderemo tramite accordi con terze parti.
OF: Quindi mutui e prestiti saranno forniti da altri istituti?
Panella: Sì, sicuramente. Anche se non ci sarà troppa scelta. Il nostro obiettivo non è fare da vetrina, ma selezionare i migliori prodotti per i nostri clienti e integrarli all’interno dei processi tecnologici e di experience che ci distinguono.
OF: In che modo verranno integrati questi prodotti finanziari complessi?
Panella: Diciamo che tutti questi prodotti, dalle assicurazioni ai finanziamenti, saranno innovativi e digitali soprattutto nel processo. Secondo noi, l’innovazione dei prodotti sta proprio nei processi.
OF: Si spieghi meglio…
Panella: Una carta di debito in sostanza è sempre una carta di debito. L’innovazione, e ciò che differenzia il servizio rispetto a una banca tradizionale, semmai, è avere la carta di debito a disposizione in tempo reale non appena il conto viene sottoscritto. Dunque, virtualizzata nell’app e utilizzabile da subito. La stessa cosa, più o meno, verrà applicata anche ai finanziamenti. Cioè tutto si gestirà con un tocco sul display dello smartphone. Ovviamente non sono solo queste le nostre novità tecnologiche.
Of: Ad esempio?
Panella: Innanzitutto, abbiamo attivato servizi per il micro-risparmio. Con la funzione “progetti di spesa” si può accantonare denaro come se fosse un salvadanaio, quindi anche un euro al giorno, e arrotondare eventuali spese. Si possono mettere da parte micro-somme in progetti come, per esempio, l’acquisto di scooter, pc, frigorifero o per la vacanza dell’anno successivo. Sottostante c’è un conto di deposito libero per cui non c’è un vincolo temporale. E quando si raggiunge l’obiettivo la banca lo comunica al cliente.
OF: Poi quali altri servizi evoluti avete?
Panella: Siamo nati in un ambiente PSD2. E dal 12 settembre siamo in produzione con il servizio di aggregazione dei conti correnti, tra i pochi a rendere attualmente disponibile questo servizio. Consente di visualizzare in un unico ambiente i conti sottoscritti presso diverse banche. A oggi copriamo circa il 70% del mercato perché abbiamo UniCredit, Fineco, Intesa Sanpaolo, Banca Sella, Creval, Banco BPM, MPS…Ma contiamo di estenderlo ulteriormente.
OF: Questa è una novità molto da Fintech però. L’avete acquisita o realizzata in casa?
Panella: No, questa l’abbiamo creata noi, con il supporto di Fabrick. Ed è in continua evoluzione. Per esempio, in ottica prudenziale abbiamo scelto di non categorizzare automaticamente le spese e le uscite del conto corrente, per evitare di andare incontro a errori. Ma in futuro arriverà anche questo servizio. Per ora stiamo alimentando con le varie informazioni il nostro motore di machine learning, che sta imparando a suddividere le spese. Ma abbiamo anche tanti altri servizi tecnologici.
OF: Per esempio quali?
Panella: I pagamenti P2P, cioè da persona a persona, fatti utilizzando il numero di cellulare. Il sistema di gestione dei movimenti che simula le notifiche del cellulare. Il servizio di gestione istantanea delle carte per bloccarne l’utilizzo in tempo reale. La sottoscrizione del conto interamente da mobile e con il riconoscimento dell’identità dell’utente tramite selfie.