SOMMARIO
Il silenzio dell’Isola di San Giulio, sul Lago d’Orta. La natura e le tradizioni lungo la Via Francigena, che si snoda per 650 chilometri. La riscoperta di antichi mestieri nei luoghi citati da Dante nella Divina Commedia. Il Piemonte offre tanti angoli nascosti che vale la pena scoprire nell’estate 2021. OFTravel ha selezionato tre idee per puntare sul turismo di prossimità e i viaggi “slow”
Lago d’Orta, Via Francigena e luoghi di Dante. Ecco il Piemonte più insolito
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OFTravel per il nuovo appuntamento dedicato alla riscoperta dell’Italia ha scelto di fare tappa in Piemonte. Lasciandosi alle spalle le località più conosciute, come il capoluogo Torino e le Langhe, e puntando su itinerari ancora poco battuti dal turismo. Si parte dal romantico Lago d’Orta, con l’Isola di San Giulio avvolta dal silenzio e dal mistero e con i piccoli borghi situati sulle sue sponde. Si percorre poi parte della Via Francigena piemontese, che attraversa 4 parchi naturali e 107 comuni, per ammirare antichi borghi, castelli e meraviglie naturali. Infine, per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante, si parte dal Cuneese per esplorare i luoghi del Piemonte cari al Sommo Poeta.
Lago d’Orta
Situato nei pressi di Novara, ai piedi del Mottarone, il Lago d’Orta è considerato uno dei più romantici d’Italia. Ed è la tappa perfetta per chi pensa a una gita fuori porta all’insegna del relax. L’attrattiva principale è la piccola Isola di San Giulio, che sorge in mezzo al lago e che si raggiunge con una breve navigazione in traghetto. Ospita un piccolo borgo medioevale molto suggestivo e l’omonima basilica del IV secolo, tra i più importanti monumenti romanici del Piemonte. È detta “l’isola del silenzio” perché sede dell’Abbazia Mater Ecclesiae in cui vivono alcune monache di clausura. Ma anche per il percorso ad anello che la circonda che, in base al verso in cui lo si imbocca viene chiamato “via del silenzio” oppure “via della meditazione” e lungo il tragitto si trovano cartelli che elogiano le proprietà di queste due pratiche. L’isola poi è avvolta dal mistero di un’antica leggenda. Si pensa, infatti, che originariamente fosse uno scoglio abitato da serpenti, draghi e creature mostruose. Fino a quando nel 390 d.C, San Giulio vi arrivò dopo essere sfuggito dalla Grecia e con la sola forza del pensiero riuscì a sconfiggere le creature. Qui fondò la sua centesima chiesa, nella quale fu poi sepolto. E nell’abbazia si può ancora vedere la famosa “vertebra del drago”, anche se con più probabilità potrebbe trattarsi di un osso di un dinosauro acquatico.Tornando sulla terraferma, valgono una visita i piccoli centri di Orta e Omegna. Nel primo, fondato in epoca pre-romanica e considerato uno dei borghi più belli del Piemonte si passeggia nelle caratteristiche e strette stradine prima di fermarsi per un pranzo in una delle numerose osterie che si affacciano su Piazza Motta, chiusa per tre lati da portici. Omegna, invece, è famoso perché nella piazza del Municipio sbuca la Nigoglia, un piccolo torrente che a differenza di tutti gli altri non scorre verso il mare ma all’insù, verso il nord e le Alpi.
Si trova sulla sponda occidentale Pella, borgo antico e ricco di storia, abitato dall’età del Ferro. Passeggiando sul lungolago si arriva fino alla torre medievale e all’imbarcadero si gode di un’ottima vista sull’isola di San Giulio. Spingendosi fino al Sacro Monte, patrimonio UNESCO dal 2003, invece, gli amanti delle passeggiate della bici possono percorrere il sentiero panoramico, immerso in un meraviglioso bosco di faggi, pini, siepi di lauro e bosso, composto da venti cappelle dedicate a episodi della vita di San Francesco d'Assisi.